Origini e particolarità

 

Il nome VINO deriva dallo sanscrito "vena" ossia AMARE. Gli uomini preistorici scoprirono per caso che il succo d'uva lasciato in un recipiente di pelle, grazie alle alte temperature subiva delle modifiche sostanziali molto buone al palato e dagli effetti inebrianti. Le prime tracce della coltivazione della VITE si trovano tra i fiumi Tigri ed Eufrate in Asia, nelle zone dei FARAONI infatti nacquero i primi viticoltori, producevano vino rosso e lo conservavano in anfore con sopra un sigillo dove veniva anche riportato l'anno in cui era stato fatto. I GRECI perfezionarono le tecniche di produzione tanto da rendere le sbornie un carattere sacrale, dando un posto d'onore sull'Olimpo a Dioniso, dio del vino, figlio di Zeus. In ITALIA, allora chiamata Enotria ossia terra della vite, a Sibari in Calabria venne costruito il primo enodotto di argilla che convogliava il vino dalla fabbrica al porto dove veniva imbarcato. I GALLI inventarono la botte di legno per conservarlo ed invecchiarlo. I MONACI benedettini e cistercensi gli diedero nuova linfa equiparandolo a diffondere il messaggio di Dio, facendolo parte integrante del rito della messa. Un benedettino italiano inventò la rifermentazione in bottiglia, ripresa poi da Dom Perignon l'inventore dello Champagne. Nel Rinascimento i mercanti olandesi, inglesi e veneziani trasportavano via nave grandi quantità di vino, i francesi diffusero i loro vini in tutto il mondo, oltre oceano i conquistadores portarono la vite europea per piantarla nel nuovo mondo. Nel secolo dei Lumi venne inventato il tappo di sughero, i torchi, studiati i lieviti e nuove tecniche produttive.

 

(foto tratta da: www.bloggers.it)

 

(foto tratta da: www.blogosfere.it)

 

Il metodo più affascinante per procurarsi il vino è quello di andare ad acquistarlo direttamente nelle CANTINE vinicole dei produttori, dove si potranno scoprire mille segreti e mille curiosità, qui si può comperare il vino già imbottigliato con le proprie etichette o sfuso portandosi bottiglie o damigianette direttamente da casa (oltre 100 litri serve una bolla d'accompagnamento), i prezzi sono molto interessanti e si possono degustare anche tutti i tipi di vino prima della decisione finale, apprezzando anche alcuni abbinamenti gastronomici quali uova e polpette per consolidare lo stomaco, oltre al tipico ambiente locale detto anche "frasca" od "osmiza", oppure rimane la grande distribuzione od ancora le enoteche ed ultimamente i wineshop, i locali di ultima tendenza giovanile.

Il DISCIPLINARE italiano è un regolamento che classifica  e stabilisce le quantità e le qualità dei vini, come i DOC (denominazione di origine controllata) proposto da un consorzio, i DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) con regole più severe ed imbottigliati in recipienti di non oltre 5 litri e sono vini rappresentativi italiani, gli IGT (indicazione geografica tipica) che non sono iscritti all'albo dei vigneti, ed altre sottodenominazioni o qualifiche quali RISERVA, SUPERIORE e CLASSICO, i vini da tavola non hanno un'indicazione geografica di provenienza in quanto generalmente sono composti da uve non necessariamente della stessa area e possono avere anche nomi di fantasia, insomma si tratta di vino generico privo delle specifiche caratteristiche qualitative.

 

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